...per ogni scintilla che provoca una emozione, quella piccola frazione di tempo, per quell'istante... Ecco, questo cerco di afferrare prima che il vento lo porti via...
L'angolo del parlare
Facciamo al rovescio. Voi mandate qualcosa che vi ha colpito l'anima, qualunque cosa, una canzone, un video, una poesia, un pensiero o qualcosa su cui discutere e lo facciamo insieme! Ecco, vorrei aprire un salotto "virtuale". Possiamo farlo?
il salotto non mi piace tanto, preferisco l'aria aperta, stare insieme in terra,seduti sotto un albero,data la stagione e l'inclemenza della stessa. Quasi 40 gradi all'ombra non è il caso di restare ulteriormente condizionati dentro un salotto chiuso, regolato da un impianto che ti toglie ciò che ti resta di umido addosso. Quanto all'emo-azione, tutto ci addensa o ci alleggerisce il sangue, tutto scorre o si arresta dentro questa nostra cella di miliardi di ospiti, a cui abbiamo dato nomi ma che non consideriamo mai. Noi siamo colonie e colonizzati da spore, muffe,enzimi,batteri,edicole dei morti,depositi gassosi e altro, ancora molto altro che evitiamo di rammentare per rammendarci addosso false fotografie di un corpo plastificato e senza vita, se non quella della chimica inorganica che, alla fine della catena, organizza persino quei prodotti di carburi e fossili. Partire dal sé, quello profondo,e farlo minuziosamente e con affetto, senza affliggersi, per riconoscere ciò che siamo, senza nascondimenti che non servono, ci hanno portato a questi spuntoni rocciosi dove oggi sono in molti a buttarsi. Ritrovare il gene dell'umanità che ci relaziona al tutto, senza pretese d'essere più o meglio di ogni altro essere vivente, rocce comprese, alberi, insetti...tutto, anche il vento che in questi giorni sta facendo forse un giro lungo. ferni
il salotto non mi piace tanto, preferisco l'aria aperta, stare insieme in terra,seduti sotto un albero,data la stagione e l'inclemenza della stessa. Quasi 40 gradi all'ombra non è il caso di restare ulteriormente condizionati dentro un salotto chiuso, regolato da un impianto che ti toglie ciò che ti resta di umido addosso.
RispondiEliminaQuanto all'emo-azione, tutto ci addensa o ci alleggerisce il sangue, tutto scorre o si arresta dentro questa nostra cella di miliardi di ospiti, a cui abbiamo dato nomi ma che non consideriamo mai. Noi siamo colonie e colonizzati da spore, muffe,enzimi,batteri,edicole dei morti,depositi gassosi e altro, ancora molto altro che evitiamo di rammentare per rammendarci addosso false fotografie di un corpo plastificato e senza vita, se non quella della chimica inorganica che, alla fine della catena, organizza persino quei prodotti di carburi e fossili. Partire dal sé, quello profondo,e farlo minuziosamente e con affetto, senza affliggersi, per riconoscere ciò che siamo, senza nascondimenti che non servono, ci hanno portato a questi spuntoni rocciosi dove oggi sono in molti a buttarsi. Ritrovare il gene dell'umanità che ci relaziona al tutto, senza pretese d'essere più o meglio di ogni altro essere vivente, rocce comprese, alberi, insetti...tutto, anche il vento che in questi giorni sta facendo forse un giro lungo. ferni
http://cartesensibili.wordpress.com/2010/09/30/sohrab-sepehri-tu-andrai-in-fondo-a-questo-viale-nel-film-di-abbas-kiarostami/