venerdì 10 agosto 2012

Il coraggio

               Ieri mattina ho portato la macchina dal meccanico, quello mio, quello di fiducia.  Mentre accelerava sulla tangenziale cercando di scoprire quel maledetto rumore che, come ogni volta quando si deve far sentire qualcosa...neanche l'ombra,  mi diceva: “Non ce la faccio più! Lavoro e lavoro e non riesco ad arrivare alla fine del mese. Entro settembre devo vedere cosa devo fare ma devo cambiare assolutamente!”
Fa il meccanico da 40 anni! Mi era sembrato solo un ragionamento, uno sfogo e basta. Non gli ho dato più peso di tanto e sono andato a lavorare normalmente.
Ieri sera ho parlato con un chirurgo, un chirurgo affermato, un amico e mi ha detto: “Sai, la notte scorsa, dopo una cena tra colleghi mi sono seduto su di una panchina. Non avevo voglia di rientrare subito a casa, era già tardi, quasi mezzanotte. C'era una brezza che veniva dal mare. Così ho iniziato a riflettere sulla giornata che avevo appena trascorso e mi sono sorpreso per tutte le cose che avevo fatto. Tante, e tutto di corsa come di corsa ho vissuto questi ultimi vent'anni della mia vita e ho capito che qualcosa non va. Il successo l'ho avuto, la posizione sociale ed economica, la famiglia. Ora, però è giunto "il tempo", quello giusto e mi sono detto: entro settembre qualcosa devo cambiare!”
Ed ecco che mi sono ricordato del meccanico! Con motivazioni diverse, con storie diverse, entrambi con traguardi raggiunti completamente differenti avevano espresso lo stesso pensiero. Il primo, più impetuoso; il secondo più ragionato ma in entrambi ho riscontrato: il coraggio. 
Così mi è tornata una domanda che già mi ero chiesto altre volte ed era:  il coraggio è una virtù che la si può imparare, oppure ce l'hai o non ce la hai? 
Li ho ammirati perchè partendo da considerazioni diverse ma mettendo in gioco tutto, perchè entrambi mettevano in discussione tutta la loro vita, non si tiravano indietro.
Vedremo, poi, chi cambierà qualcosa e se mai cambieranno qualcosa ma li ho ammirati. 


Quando sono andato a dormire, ieri sera, sono rimasto comunque con due interrogativi senza risposta, uno sul coraggio, se lo si può acquisire o no; e l'altro...ma da dove cavolo veniva quel maledetto rumore nella macchina!!!!!

2 commenti:

  1. Anche solo pensare di mettere in discussione una parte così importante della propria vita, come il lavoro che si è fatto per 40 anni è, secondo il mio modestissimo punto di vista, un atto di enorme coraggio.
    Il cambiamento non è mai una cosa facile.

    Credo che il coraggio sia una caratteristica di ogni uomo, il problema è riuscire a portarlo fuori.

    Ps. Controlla che non ci siano piccioni sulle ruote...

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  2. Beh sinceramente in entrambi i casi credo sia da lodare la consapevolezza frutto di analisi e riflessioni più o meno profonda. Ma il coraggio è quando metti il cartello chiuso alla tua officina e nelle motivazioni segni " Chiuso per vivere" o nel caso del chirurgo annunci orgoglioso alla segretaria di annullare gli appuntamenti per i porssimi vent'anni.
    Ad Majora amico mio,ad majora.

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